Atlante Storico
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decum-eja offesa, ferita ed al gr. dekanikòn luogo di tormento e dekàs decade o stanza nella carcere, in cui (secondo narra Plutarco vocabolo latino passato nelle lingue romanze, che significa distruggere, uccidere, specialmente per punizione, una parte dei soldati di un corpo. Questa voce non deriva, secondo il Canini, da DÈCEM === gr. DÈKA dieci, come pretta origine ariana, affine ?i\V alban. dek-ije morte, dek-oig faccio una ferita, nelle Vite II, 958) si uccidevano i condannati strangolandoli [rad. DAK mordere, sscr. decimare [=== gr. DEKATEYÒJ ritiene la massima parte, quasi se ne uccidesse uno tirato a sorte per ogni diecina, ma è per lui di DAMATI]. — Oggi si
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in senso fig. per usa familiarmente Scemare il numero, la quantità di checchessia. Deriv. Decimazione.
sopraggiungere mancia stinche lazzeruola chermisi calandrino rampicare sensivo spigo peggio corvo nembo impulito peluia impastare mille onomatopeia ristorare protesi allazzare plumbeo bozzago parte furtivo essudato susta sciugnolo terra barbera granfia aggiudicare resultare pastrano musardo saponaria inane stampanare spinoso gnafalio fornice monolito posteriori tepido progenie obsoleto sedentario detergere rinchinare gomitolo violina ito antropologo Pagina generata il 23/11/25