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fallire prov. falhir, failhir, faillii| falir; o./r. faillir; a. sp. e a.port. fai
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dh varati), ond'anche Va.a.ted. twal-m calappio (v. Frode). — Mancare, Venir meno; metaf. Errare, Ingannarsi; e in senso attivo Indurre in inganno. — Ed anche, dal lat. FÀLLERE (condotto sotto la 4.8 coniugazione) propr. fare sdrucciolare, abbattere, detto de* mercanti, Cessare di pagare le somme dovute [che è quanto dire Mancare alla promessa], lo che non si direbbe Fallare. —•- « Fallir lir, falir [mod. fallecer, falecerj: la via » === Smarrirla. Deriv. Falla; Fallibile; e fig. ingannare, indurre fallan (mod. fallen) cadere (v. Fellone) e il gr. sphàllein/ar cadere, ph él o s falso, ingannatore, che pare si accosti alla rad. SPHAL vacillare (sscr. sphalàti),e per altri alla rad. DHVAR [==== DHVAL, DFAL, FALJ offendere, nuocere (sscr. in errore, sbagliare (ted. fehien), a cui sembra far riscontro Va.a.ted. Fallimento; Fallo [ted. F e h 1 e r]. Cfr. Falla e Falso.
taccio licere fuorche remunerare occaso squero rimprosciuttire superfluo risecare disalberare alabarda avvicendare critico polpastrello ovolo cantina ciambolare sciacquare dendrite mazzamurro aiuola strupo esposto rinfrancare algido feditore lambiccare monsone privativa femorali stipulazione minutiere improvviso pizzarda diletto ciscranna factotum frenello peonia spennacchio mustacchio nefando lisciare sottentrare arrolare laudi falcidia soppesare corame Pagina generata il 04/05/25